Il regalo più bello
«L’inverno fa il lavoro dei grandi maestri: semplifica», ha scritto Christian Bobin. La natura spogliata, i colori spenti, i corpi nascosti sotto strati di abiti e ritirati al chiuso. Le strade percorse frettolosamente. Tempo di buio, di grigio naturale e di luci artificiali. Un tempo che potrebbe essere propizio, se solo riuscissimo a non farci prendere dalla frenesia: dei regali, dei soldi che non bastano mai...«Come la semente anche la mia anima ha bisogno del dissodamento nascosto di questa stagione», scriveva Ungaretti dell’inverno.
Dicembre è un mese spoglio, che proprio per questa ragione può lasciar brillare in tutta la sua luce il mistero che contiene: un bambino è nato per noi! Il miracolo della nascita che ci fa rinascere nuovi, di una forza disarmata che trasfigura il mondo, di una maternità che è matrimonio indissolubile tra terra e cielo, e che diventa modello di ogni atto di libertà: dire un «sì» che trasforma le nostre vite ben al di là di progetti e intenzioni.
Il miracolo della nascita che salva il mondo, che ci libera da ciò che ci trattiene e ci regala una pienezza che non sapremmo mai costruire con le nostre mani. Non basta sopravvivere. Salvezza è pienezza, felicità, fecondità. Il regalo più bello, per ciascuno di noi, che dobbiamo solo saper accogliere.
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