Quali regali per Natale?
Arriva il tempo delle feste. Un tempo non solo di spiritualità religiosa, ma anche di regali per bambini e bambine. Troppi. Sono stato piccolo negli anni Sessanta e il periodo natalizio era l’unico in cui aspettavamo arrivasse qualcosa. Da me, a Piacenza, si cominciava il 13 dicembre con santa Lucia, si andava avanti il 25 con Gesù Bambino (Babbo Natale se ne stava ancora negli Stati Uniti) e si concludeva il 6 gennaio con i Re Magi (la Befana non volava fin da noi). Un tempo davvero magico. Oggi il mondo è cambiato. I bambini sono sommersi da regali in ogni momento dell’anno e neanche riescono ad apprezzarli. Ne ebbi dimostrazione quando, agli inizi degli anni Novanta, la guerra nella ex Jugoslavia costrinse noi giovani a darci da fare per portare aiuto alle migliaia di profughi che vivevano nelle tende. Con alcuni amici organizzammo una raccolta di giocattoli usati. Le famiglie ne approfittarono per liberare le stanze dei bambini e ci trovammo così con quattro camion pieni!
Ma sarà utile soffocare i bambini con mucchi di giochi? Le ricerche su questo versante sono inequivocabili: quelli che dispongono di troppi giocattoli rischiano una sorta di spegnimento creativo, ossia una forma di interferenza nella loro stessa capacità di giocare perché, come dice anche il proverbio, «il troppo, stroppia». Viceversa, una misura più asciutta ed essenziale di giocattoli permette ai piccoli di sviluppare una maggior creatività, dandosi da fare per tirar fuori il molto dal poco.
E, allora, quali regali fare ai bambini in questo periodo dell’anno? Anzitutto, eviterei quei giochi tecnologici che «giocano da soli», nei quali i piccoli devono semplicemente schiacciare un tasto per far muovere un oggetto che, oltre a essere costoso, appare preso da se stesso piuttosto che a disposizione di chi lo dovrà usare. Sempre per i più piccoli, eviterei giocattoli basati su videoschermi e tastiere. Un monitor non consente di vivere vere esperienze sensoriali. Si possono scegliere i tradizionali giochi di società, la palla, la dama o gli scacchi, i birilli… che, necessitando di più partecipanti, favoriscono la condivisione con fratelli e sorelle o con amici invitati a casa. La scelta è infinita. Assolutamente consigliati i giocattoli che stimolano la creatività, in primis i mattoncini per le costruzioni.
Il criterio per definire educativo un regalo è che sia adeguato ai bisogni infantili, che sia in grado di sviluppare le risorse dei bambini e che li faccia giocare assieme. Si tratta ancora una volta di consentire all’infanzia di mantenere tutta la magia di un’età nella quale si pongono le basi per tutto il resto della vita.
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