Una moneta chiamata fiducia
Una moneta è un mondo. Non è solo un’unità di misura, un mezzo di scambio, una riserva di valore. Può forgiare un’economia e addirittura una comunità. In questo senso, noi gente che fa la spesa e paga il mutuo non l’abbiamo mai pensata. Eppure proprio i valori e la filosofia che stanno dietro una moneta spiegano fenomeni che noi crediamo ineluttabili: come il primato del guadagno sulla persona, il mito della crescita a tutti i costi a discapito dell’ambiente, la dittatura del Pil sull’aspirazione alla felicità.
Capire che la moneta non è un assoluto significa comprendere che si può costruire un’economia diversa, vicina, dal volto umano. Il libro di Daniel Tarozzi, Una moneta chiamata fiducia, oltre il denaro l’esperienza vincente di sardex, è un viaggio entusiasmante in un altro modo di fare economia. La grande scoperta è che questa nuova economia non sta nei libri degli specialisti, né è un’utopia da filosofi. Abita già in alcune comunità e cresce a ritmi impressionanti, creando business un tempo impossibili e salvando le azienda dalla crisi. Ha come mezzo una nuova moneta, che è impalpabile eppure concretissima.
Una moneta che non ha nulla a che fare con i bitcoin e le ctriptovalute, che diserta le speculazioni finanziarie e sostiene finalmente le piccole e medie imprese che non hanno accesso al credito. Una moneta di comunità che si chiama sardex, che è nata in Sardegna ma sta ora replicandosi in 13 regioni italiane e in alcuni Paesi europei. Una moneta che è un primato del Belpaese, spesso additato come fanalino di coda dell’economia europea. Una moneta, infine, che ha al centro il più antico propellente dell’economia: la fiducia.