Il merito declinato come meritocrazia è diventato ormai un vero dogma della nuova religione del nostro tempo, cioè quella del business e del consumo, una religione che ha soppiantato in Occidente il cristianesimo.
Secondo un recente rapporto di Confesercenti, tra il 2014 e il 2024 sono scomparse dalle nostre città, e soprattutto dai nostri paesi, 140 mila piccole imprese commerciali. E 46.500 sono considerate «di base».
Un volume che sarebbe da rendere propedeutico per chiunque volesse iscriversi a una facoltà di Economia o di Teologia. Ma utilissimo anche per chi volesse «semplicemente» capire più in profondità la genesi di alcuni fenomeni complessi dei nostri giorni.
Il talento civile o lo «spirito» di un Paese, dei suoi governanti e della sua gente, sta nel saper creare un orgoglio e una speranza civile veri a partire da segni reali presenti nel passato.
Negli ultimi anni il mercato delle armi ha subito un’impennata. Per questioni di sicurezza, dicono alcuni. A causa delle tante guerre nel mondo, dicono altri. E se fosse vero il contrario?
Il presepe è simbolo di bambini, di famiglia, di relazioni, di lavoro, di povertà e di comunione, che erano anche i segni del Natale cristiano. Valori opposti a quelli del nuovo Natale consumista, che si basa sull’individuo.