Lezioni di grammatica

A che serve imparare l'uso della punteggiatura? Che senso ha saper fare l'analisi logica di una frase quando, con tutta probabilità, nessuno ve la chiederà mai a lavoro? È davvero utile conoscere la differenza tra pronomi e avverbi, in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dai social network? Se anche voi ve lo siete chiesto almeno una volta nella vita questo simpatico manuale fa al caso vostro! Anzitutto perché l'autore stesso - Simone Filippini, alias Il Grammatico Antipatico - è ben consapevole di quanto la grammatica possa risultare noiosa tra i giovani... «Alle elementari avrei preferito fissare le piastrelle del bagno per due ore piuttosto che sorbirmi l'ennesima lezione su verbi, aggettivi e coniugazioni - scrive nell'introduzione -! Ma, se ci pensi, gran parte di quello che siamo e di quello che facciamo lo esprimiamo attraverso le parole. Scrivendo o parlando con gli altri».
Da qui la necessità di familiarizzare il più possibile con la nostra lingua, rendendola interessante e divertente. Ci riesce davvero bene con questo libro Il Grammatico Antipatico, grazie a uno stile di scrittura colloquiale e brillante, ma anche grazie a tabelle, note, esercizi, approfondimenti e battute ironiche. Un esempio su tutti? Qual è la differenza tra la frase «Vado a mangiare, nonna!» e «Vado a mangiare nonna!»? «Una semplice virgola - risponde l'autore -. Eppure quella virgola è in grado di salvare la nonna, che altrimenti finirebbe mangiata! E siccome noi le nonne non le mangiamo (o almeno, NON IO!), vediamo di imparare un po' di grammatica insieme».
Tra il serio e il faceto, il libro affronta temi come le parti del discorso, l'analisi logica, l'ortografia e la punteggiatura. Pagina dopo pagina, il lettore scopre la differenza tra congiunzioni coordinanti e subordinanti, impara la funzione copulativa di un verbo e ripassa i plurali difficili delle parole (cosa che tante volte anche ai grandi sarebbe utile...). Si perché non esiste un'età in cui si smette di imparare, e quando si parla di grammatica, come recita il capitolo 9 di questo libro, «I dubbi non finiscono mai». Non importa se avete due lauree in lettere o se siete appena usciti dalle scuole primarie. La nostra lingua è un'opera viva da studiare e vivere ogni giorno.
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