Genitori, figli e quei baci che confondono
Si diffonde sempre più tra i genitori l’uso di baciare i figli sulle labbra anche dopo i 3 anni, ossia quando sono ormai grandicelli. Molte attrici e professionisti dei videoschermi sostengono con vigore questa strana consuetudine. Molte mamme, ma anche papà, seguono la moda senza farsi tante domande. Forse per non restare esclusi dall’ultimo trend. Sarà la mossa giusta? Direi proprio di no!
La promiscuità non è mai indice di buona educazione. Questa diffusione dell’abitudine di baciare i figli sulla bocca anche dopo i 3 anni segnala la confusione nel rapporto con gli stessi. Si tratta a tutti gli effetti di un tipico e legittimo comportamento da fidanzati. Le labbra rappresentano una delle zone erogene (ovvero, dal greco: «che danno piacere») per eccellenza sia dal punto di vista evolutivo (la suzione e l’allattamento) che dal punto di vista strettamente erotico-sentimentale.
Giustamente le coppie usano le labbra come luogo di eccitazione e scambio di effusioni intime. Questo tipo di promiscuità coi figli contiene pertanto una forte confusione nel messaggio che viene trasmesso. Si crea una sorta di simbiosi sentimentale eccessiva. Siamo così sicuri che i figli dopo i 3 anni desiderino una promiscuità così intensa? Quando la relazione da educativa rischia di diventare morbosa la sensazione di emergenza si fa molto alta. Non ne vale la pena.
Mantenere una giusta distanza consente ai figli di costruire un loro legittimo e creativo spazio di libertà. Non deve esserci confusione: una mamma e un papà non devono atteggiarsi o comportarsi come fidanzati affettuosi o come amici. Un figlio ha bisogno di un genitore che faccia il genitore. Non chiede niente di meglio.