Nella notte tra il 28 e il 29 marzo 1749 un incendio devastò il Santuario antoniano. Solo l’intervento di un manipolo di coraggiosi preservò le reliquie antoniane dal fuoco.
Appuntamento sabato 25 novembre in Sala dello Studio Teologico con «Azione e Contemplazione nei maestri del Cristianesimo e dell’Islam»; un evento organizzato da COREIS Italiana, in collaborazione con la Pontificia Basilica del Santo di Padova.
Non molti conoscono lo stretto legame che univa Giuseppe Sarto, futuro Pio X, ad Antonio, alla Basilica e ai frati. Un’amicizia iniziata quando era un semplice studente di teologia a Padova e proseguita negli anni del suo pontificato.
Nei suoi otto secoli di vita, in più di un’occasione il santuario antoniano ha rischiato di sparire. Ma sempre la Provvidenza è intervenuta. E la mano di Antonio continua ancora oggi a invocare la benedizione di Dio sulla sua dimora terrena.
L’8 ottobre fa il suo ingresso solenne nella Basilica del Santo monsignor Diego Giovanni Ravelli, Arcivescovo titolare di Recanati, nominato da papa Francesco, lo scorso 27 giugno, anche nuovo Delegato pontificio per il Santuario antoniano.
Settembre, mese di ripartenze. Al via il corso vocazionale Porziuncola e il gruppo vocazionale San Damiano. Due cammini utili per capire che direzione dare alla propria vita.