In vista della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona dall’1 al 6 agosto, i frati conventuali propongono ai giovani un cammino con Maria… sui passi di Antonio.
Senza sogni la vita è piatta, senza desideri si blocca, senza immaginazione diviene il rendiconto di un contabile intento a strappare i fogli ingialliti dal calendario dell’esistenza.
Un altro luogo comune sulla vita francescana. Capita anche in convento di essere tristi, arrabbiati o annoiati. Però è una vita piena di relazioni. E non è forse nell’«essere in relazione» che il cuore dell’uomo si può riempire di gioia?
Verrebbe spontaneo pronunciarla al futuro quella frase del titolo (Dove andremmo a finire?), invece che al condizionale come in effetti è. Ma sarebbe un grave errore, perché è proprio il condizionale la dimensione in cui si dipana questo volume: il condizionale è, infatti, il modo verbale che esprime incertezza (desideri, dubbi, ipotesi…), e l’incertezza è esattamente lo stato in cui si trova oggi la Chiesa.
Gesù viene a dirci che ciascuno di noi merita fiducia. È questo a far rinascere le vite. È questo che rende possibile tutto, anche morire per gli altri.