Africo è un paese senza strade. Circa trecento anime, sparse su una montagna dell’Aspromonte. Dalla marina lo si raggiunge in sei ore di cammino. Un luogo isolato dal resto del mondo. O meglio, il mondo, per la gente che lo abita, è questo. Non c’è neppure una scuola. Il maestro, quando sale, dorme da un cugino. Non ci sono divertimenti. Se non quelli creati dall’immaginazione dei piccoli.
La bellezza sia con te, un monito prezioso, un viatico essenziale, è il titolo dell’ultimo libro di Antonia Arslan. La scrittrice di origine armena, nota ai lettori del «Messaggero di sant’Antonio», dopo diverse pubblicazioni a carattere letterario ha imboccato la strada della narrativa e non si è più fermata (da La masseria delle Allodole i fratelli Taviani hanno tratto un film).
Abbiamo il patrimonio artistico e culturale più consistente al mondo. E sta crescendo la consapevolezza che costituisca una risorsa strategica per il rilancio del nostro Paese.
Ogni anno, nella chiesa che porta il suo nome, i festeggiamenti in suo onore durano diversi giorni e coinvolgono l’intera città siciliana. È la grande festa d’ottobre.
Noi italiani siamo abituati a svalutarci, e invece non siamo sempre in tutto gli ultimi della classifica: la Dichiarazione dei diritti in Internet approvata dalla Camera il 28 luglio 2015 ci vede addirittura in pole position: il nostro è il primo documento del genere elaborato in una sede istituzionale, ed è una Carta di ottima qualità.