disabilità

Visitare una persona malata significa farle spazio. Significa porsi in una posizione che sa coniugare impotenza e non-inutilità. Impotenza di fronte al suo soffrire, non-inutilità nel restare accanto donando tempo e presenza, ascolto e parola.

La disabilità unisce il «limite» con il «confine». E chiama in causa gli «abbracci». Perché ogni relazione è sempre un gioco di scambio.

A Roma, dal 1992, il Teatro Patologico si occupa di portare in scena attori e attrici con disabilità, fisica o psichica, o malattia mentale. E il teatro come per magia diventa terapia, canale di comunicazione e strumento di crescita personale.

Non «la prima causa di morte è la guerra», ma «la prima causa di vita è la pace». Una frase che cambia la prospettiva e apre spazi di relazione.

Federico De Rosa, 31 anni, ha un disturbo dello spettro autistico. Riesce a comunicare con il mondo solo al computer, ma tiene una rubrica sul quotidiano «la Repubblica» e ha scritto tre libri.

In una società in cui l’imperfezione è negata, il Papa che apre la Porta Santa dalla sua carrozzina compie un gesto davvero potente.