A come allattamento, aspiratore nasale, aptonomia, attaccamento, amore... B come bagno, bavaglino, biberon, borsa fasciatoio... C come caffè, canzoncine, ciuccio, colostro, congedo di paternità... Diventare papà significa imparare anche un nuovo vocabolario. «All’improvviso tutto cambia - scrivono nell'introduzione a questo manuale Alexandre Marcel e Yannick Vicente -.
La consapevolezza della povertà è centrale per la fede. Solo chi ha fame riceve volentieri qualcosa da mangiare. Per questo il Vangelo è per i poveri, che si ritengono tali anche se sono colti, hanno imprese o tengono esercizi spirituali.
Nel brano evangelico delle nozze di Cana c’è una figura su cui di rado ci si sofferma. È il maestro di tavola, figura fondamentale per riconoscere il «vino buono»…
Stiamo abbandonando i ragazzi e le ragazze a un destino di «orfanità educativa». Tra madri troppo accudenti e padri assenti, la politica preferisce investire in cemento o strade piuttosto che occuparsi del futuro delle nuove generazioni.
Prendersi cura di un famigliare con decadimento cognitivo è una condizione che molti sperimentano nella loro vita, con storie e dinamiche uniche, pur attraversando dei motivi comuni: l’iniziale negazione di ciò che sta accadendo, a cui fa posto la rabbia e, infine, la graduale accettazione. Il libro è il diario di una scrittrice professionista che ha vissuto sulla propria pelle questo stesso percorso con la madre malata di Alzheimer.
C’è un tempo in cui, anche se solo metaforicamente, perdiamo i nostri figli. Ma se continuiamo a cercare di riallacciare con loro una relazione, arriverà il terzo giorno, il giorno in cui anche loro «risorgeranno» a una nuova identità adulta.