Cècile Sauvage (1883-1927) in questa silloge intesse un dialogo amoroso, e persino cosmico, con il figlio che porta in grembo, «sopra un cuscino di fiori d’aprile, / un bocciol d’uomo che ora sonnecchia», accompagnandolo fino all’inevitabile distacco del parto, «sarai allora un uomo, e non vivrai per me». Un inno alla maternità, ciò che fa di una donna quanto di più vicino al Dio creatore. Il figlio è Olivier Messiaen, noto compositore contemporaneo.