Il passaggio dal mercato tutelato di luce e gas al mercato libero è avvenuto, e per la luce sta ancora avvenendo, con poche regole e scarsa informazione. Gli utenti hanno pagato molto di più e spesso subito pratiche commerciali scorrette. Era inevitabile?
Non è più il tempo di nascondersi dietro «le leggi del mercato», perché il mercato siamo noi: il mercato sono le nostre scelte, è la foto dei nostri valori, della nostra dignità, del nostro onore.
Il mercato è una faccenda di relazioni e le relazioni positive sono quelle che fanno crescere tutti e in cui non perde nessuno. In questo il mercato è davvero diverso dallo sport.
Nato come lavoretto per arrotondare lo stipendio, oggi per molti fare il ciclo fattorino è l’unico modo di sbarcare il lunario. Un lavoro senza tutele, a cottimo, gestito da un algoritmo.