Come nasce un libro? Da dove prendono vita e forza le sue parole? Erri De Luca sgombra il campo sin dalle primissime righe. Senza esitazione, senza rischio di essere frainteso. Il suo «La Natura Esposta» nasce da un ascolto.
Lassù ad Asiago, sull’altipiano dei Sette Comuni, tutto parla ancora del grande autore de«Il sergente della neve». La panchina e il tavolo di legno tra gli alberi sotto casa, dove nella bella stagione Rigoni Stern accoglieva i visitatori, sono sempre lì. Manca solo la betulla: è stata tagliata lo scorso novembre perché malata. L’aveva piantata lui, era uno dei suo alberi preferiti insieme al larice.
Da Nord a Sud grandi e piccole esposizioni raccontano la vita delle montagne. E di uomini che le hanno abitate. Messner: Non esiste grande impresa senza memoria. Erri De Luca: Piccoli di fronte all'universo.
Chi va montagna lo fa, spesso, per essere più vicino al cielo. Lui, al contrario, sale per allontanarsi. Perché, come ci dice, da lì si può vedere il mondo com’era e come tornerà a essere senza di noi.