Se il concilio Vaticano II ha parlato di «universale vocazione alla santità nella Chiesa», dopo più di cinquant’anni si può dire che questa dottrina non abbia avuto molta fortuna. Ancora oggi, nell’immaginario cristiano, la santità spetta solo ad alcune categorie di persone (preti, frati, suore…) e non è considerata meta naturale di ogni vita cristiana.
Quand’anche non ci sentissimo portati a compiere eclatanti gesti eroici di santità, ci resterebbe la nostra vita di ogni giorno, piatta, banale. Perfetta, però, per traghettare Dio in ogni luogo.
L’ascolto, le domande esistenziali, la diffusa disaffezione verso la religione: il sinodo dei vescovi dedicato ai giovani ha offerto uno spaccato concreto e profondo della realtà di oggi. A tu per tu con alcuni dei partecipanti all’evento.
Il 18 novembre si celebra la «Giornata mondiale dei poveri» voluta da papa Francesco e ispirata a sant’Antonio «patrono dei poveri». I paradossi e le criticità della situazione italiana.
Ascoltare e lasciarsi «ringiovanire» dalle nuove generazioni è l'obiettivo che, proprio in questi giorni, dal 3 al 28 ottobre, si pone il Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, alla fede e al discernimento vocazionale.