Migliaia di chilometri percorsi a piedi. Prima da solo, poi in compagnia della moglie e delle tre figlie (con carretto trainato da asino al seguito). Intervista a un giornalista «camminante».
Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio ritorna il pellegrinaggio sul «Cammino di S. Antonio». Più di un migliaio di giovani percorreranno con noi frati i 25 km a piedi, sotto le stelle, dai Santuari Antoniani di Camposampiero fino al Santuario dell’Arcella e quindi alla meravigliosa Basilica che custodisce la tomba del Santo.
Dal mazzo delle sette opere di misericordia corporale estraiamo questa volta la quarta, che recita: «Alloggiare i pellegrini», senza dire chi debba essere considerato «pellegrino» e quindi tale da essere accolto.
Che cos’hanno in comune sant’Antonio di Padova e i suoi «colleghi» Pio da Pietrelcina, Leopoldo Mandic´, Giovanni Bosco, Maria Goretti, Teresa di Lisieux, Gabriele dell’Addolorata?
Frère Michel, 57 anni, canticchia una filastrocca: «Saint Antoine, grand voleur, grand filou, rendez c’est que n’est pas à vous», vale a dire, «Sant’Antonio grande ladro, grande furbo, restituisci quello che non è tuo».