Lo scorso anno le piazze del mondo erano insorte contro le ingiustizie. Sognavano la libertà, cullavano l’illusione di un mondo diverso. Ma il 2020 ha infranto i sogni.
Nel 2019, le piazze si sono riempite a ondate di giovani, come se all’improvviso si fossero resi conto di un inganno. Ai ragazzi puoi togliere forse tutto, ma non la libertà, non il futuro.
Da vent’anni il misterioso «writer» di Bristol conduce la sua lotta contro il sistema a colpi di spray e non solo. Le sue opere, quotatissime, fanno discutere e riflettere. Una mostra, a Milano fino al 14 aprile, ne raccoglie un’ottantina.
Trecento morti in tre mesi e settimane di proteste: è la guerra civile che sta infiammando il Nicaragua e che fino all'altro giorno i giornali italiani ed europei quasi ignoravano.
I giovani di allora volevano cambiare tutto per rendere migliore il mondo. Cosa è rimasto del ’68 e di quel desiderio di futuro? I giovani di oggi hanno ancora il coraggio di sognare?