La Siria di un padre e di un figlio. Per anni non trovano le parole per raccontarsi. Il figlio per chiedere le cose giuste. Il padre per affidargli, dopo tanto silenzio, la propria storia.
Sarà la guerra a riaprire una porta chiusa da anni e a tessere un dialogo dentro al quale si intersecano le loro vite, ma anche il tempo e la Storia, le culture e le vite di altri.
«È il mio cuore il paese più straziato», non dalla guerra ma dal terremoto, che nell’estate di tre anni fa sconquassò il Centr’Italia. Una pagina tragica che sembra non voler essere girata.
Al di là delle strumentalizzazioni, l’incendio di Notre Dame a Parigi lo scorso 15 aprile ha messo in luce la nostra fragilità di fronte al mutamento storico in cui siamo immersi.
In un’Italia al vetriolo, del tutti contro tutti, in cui senso delle istituzioni, voglia di solidarietà e di futuro sano – quello che si costruisce con pacata ma ferma determinazione – sembrano estinti, leggere queste pagine di Aldo Cazzulo equivale a respirare una boccata d’ossigeno. Perché nel clima di disillusione e di sfiducia in cui siamo immersi, abbiamo davvero bisogno di libri che ci ricordino chi siamo stati noi italiani, in un recentissimo passato.
Negli ultimi trent’anni l’architetto svizzero ha progettato chiese in tutto il mondo. Una mostra a Locarno raccoglie modelli, disegni e fotografie di questa incredibile produzione.
È passato un anno dalla prima scossa. La speranza ha il volto di Agnese e Giorgia e di quanti non hanno abbandonato Amatrice, Arquata e i paesi dell’Appennino.