Si può essere inconsapevoli promotori di inclusività e, al contempo, oggetto di inclusione. Leggere per credere la storia di Sara, collaboratrice scolastica affetta da sindrome di Down.
L’esempio degli studenti del St. Mary’s Catholic High School di Dubai, appartenenti a diversi gruppi etnici e religiosi, scesi in piazza tra silenzio e preghiere per un mondo più giusto e solidale.
Lavoro, famiglia, impegni, scadenze. I genitori hanno sempre meno tempo di stare con i loro figli.
Così i nonni che una volta erano solo un’icona simbolica della continuità familiare, oggi sono diventati «genitori di riserva» dei loro nipoti: li educano, li aiutano, li sopportano, li ascoltano. Talvolta più dei genitori veri.
Tuttavia i nonni si ritrovano sulle spalle un carico di responsabilità notevole, necessario a far fronte alle dinamiche generazionali che condizionano il legame con i loro figli, con i nipoti e la loro crescita.
Se la relazione educativa è solo conflittuale, allora abbiamo un problema. Interpellati sono docenti, genitori e studenti: ecco alcune idee per vivere ciascuno il proprio ruolo, dando il meglio con responsabilità.
Il senso di impotenza di fronte alle crude leggi della natura è comune a tutte le latitudini, ma non si può nemmeno etichettare ogni conseguenza come inevitabile. A che punto è la messa in sicurezza antisismica delle nostre scuole?