«Il leprotto, animale timido, è figura del povero nello spirito, che per la sua timidezza è esposto a tutte le ingiustizie, e quindi colloca il letto della sua speranza nella roccia della fede...» (Sermone nella festa di San Giovanni evangelista, 5).
«Chi è pieno di Spirito Santo parla diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze che possiamo dare a Cristo, come l’umiltà, la povertà, la pazienza e l’obbedienza...» (Sermone di Pentecoste,16).
«Tutti coloro che vogliono vivere castamente in Cristo non solo devono fuggire il topo della lussuria, ma evitarne anche il più lontano sospetto» (Sermone per la Festa dell’Annunciazione, 3).
«Nella canna, che è agitata dal vento, che è bella all’esterno ma vuota dentro, e il cui frutto è solo la lanugine, è raffigurato l’avaro, che è sbattuto qua e là dal vento della cupidigia» (Sermone III di Quaresima, 18).
«Chi cerca, desidera. Tanto sublime è la bellezza della divina Maestà, che infiamma della brama di sé tutti gli spiriti beati. Infiammandoli li ristora e ristorandoli accende ancor più il loro desiderio» (Sermone per la Festa dei Santi Pietro e Paolo, 17).