È stata presentata ieri, a Milano, l’edizione 2017 del «Rapporto Giovani» curato dall’Istituto Toniolo, fotografia della generazione degli italiani nati tra il 1980 e il 2000. Ne abbiamo parlato con Paola Bignardi, coordinatrice del volume.
Gli hanno organizzato un programma intenso: cerimonia in Duomo, poi carcere di San Vittore, Parco di Monza e stadio di San Siro. Ma, prima dei luoghi affollati, il Papa ha chiesto di fare tappa nelle periferie dimenticate da tutto e da tutti.
«Se potessi? Ripartirei oggi stesso. È stata un’esperienza incredibile». Anna Scapocchin ha 24 anni e nessun dubbio. Studia Sociologia all’Università di Padova. Il suo Erasmus è stato in Francia, Université Saint- Quentin-En-Yvelines, Versailles. All’epoca, di anni ne aveva poco più di 22.
Sono più di un migliaio i rifugiati che vivono sul monte Gurugu, nell’enclave spagnola di Melilla. Da qui tentano di attraversare la frontiera tra Marocco e Spagna. Abou è uno di loro. Da 15 mesi vive lassù quando i registi Siebert e Wagner lo contattano e gli danno in mano una telecamera.