L’indicazione «qui sono i draghi» delle antiche mappe marca il nostro limite, ma allo stesso tempo ci spalanca l’orizzonte, facendoci sedere sull’orlo dell’infinito.
Saper leggere e scrivere, essere messi in grado di affinare la propria capacità critica, di ragionamento e di discernimento… questo e molto altro è necessario. Ma attenzione a non fare della cultura un idolo.
Quando celebro la Messa, le persone anziane «celebrano» con me, ripetendo a memoria tutti i passi, anche quelli del sacerdote. E così facendo mi ricordano l’importanza dell’essere insieme Chiesa, corpo di Cristo.
La mente torna al viaggio in Pakistan, e rivive la paura provata. Ma anche il coraggio della testimonianza, la forza della speranza, i gesti fraterni e amichevoli capaci di superare gli steccati religiosi e di restituire fiducia nell’umanità.