L'imminente Quaresima ci invita tutti a convivere con Dio in una strada di dolore, zeppa di fratelli e sorelle schiacciati da sofferenze e ingiustizie. Tutti in attesa di essere liberati, con la forza dell’amore che tutto può, il mattino di Pasqua.
Quand’anche non ci sentissimo portati a compiere eclatanti gesti eroici di santità, ci resterebbe la nostra vita di ogni giorno, piatta, banale. Perfetta, però, per traghettare Dio in ogni luogo.
Nuovo anno, «nuova veste» ma la passione di sempre. Perché l’inedito formato grafico della rivista non muterà quella lettura della realtà in chiave evangelica, francescana e antoniana che ci contraddistingue.
Dio, immenso, si è rimpicciolito fino a stare tutto in un piccolo bimbo. È il mistero del Natale, di un Dio che ha scelto di vivere la nostra umanità. Che questo Natale sia davvero occasione per riscoprire nell’umanità di Gesù la nostra!
Sorella morte, come la invocavano san Francesco e sant’Antonio, non ci spalanca il vuoto, ma l’eternità, dove presenza e assenza sono solo due modi complementari di stare tutti insieme tra le braccia di Dio.
Un Dio stilista che confeziona per noi esseri umani abiti di luce. Perché un vestito può dire molto delle nostre scelte. Come insegnano san Francesco e sant’Antonio…