Quando celebro la Messa, le persone anziane «celebrano» con me, ripetendo a memoria tutti i passi, anche quelli del sacerdote. E così facendo mi ricordano l’importanza dell’essere insieme Chiesa, corpo di Cristo.
La mente torna al viaggio in Pakistan, e rivive la paura provata. Ma anche il coraggio della testimonianza, la forza della speranza, i gesti fraterni e amichevoli capaci di superare gli steccati religiosi e di restituire fiducia nell’umanità.
Ciò che siamo l'abbiamo capito nel giorno di Pasqua, «partoriti» dal grembo di quella notte santa che sola sa che cosa sia davvero successo, e ne serba per sempre il mistero: redenti e salvati dall’amore «esagerato» del Signore.