L’acqua evoca dimensioni essenziali del nostro cammino umano e di fede. È generativa: promuove la vita e la difende. Ci indica la virtù della castità e dell’umiltà, e si dona senza curarsi d’essere invisibile.
Tra cielo e terra, il vento, che Francesco non evoca nei suoi aspetti distruttivi, fa vibrare la vita in «ogni tempo», sostenendo la spinta all’essere, per mandato stesso dell’Altissimo, a servizio del Dio della vita.
Agli occhi di Dio abbiamo valore quale che sia il nostro passato e anche se non c’è un futuro in cui essere grati. È un immenso abbraccio, un amore così.
Entriamo nel mese mariano con uno sguardo rinnovato grazie a colei che spezza le nostre sterili polarità, perché è vergine e madre, terrestre e celeste, modesta e audace, contemplativa e capace di agire nel modo più opportuno ed efficace.
«Date vita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l’utile. Sarete rivoluzionari». Lo ha ricordato stamane papa Francesco ai quasi 1.500 giovani incontrati nel piazzale della Basilica della Salute, a Venezia.