Chi ha detto che il discernimento vocazionale sia solo questione di preghiera, digiuni, esercizi spirituali e volontà forte? La vera vocazione passa anzitutto dalla pancia, dalle nostre emozioni. Impariamo ad ascoltarle!
Ci sono segni di speranza anche nell’età anziana. Ma è necessario guardarla come una fase della vita con opportunità proprie. Può essere tempo di racconto, di integrazione, di essenzializzazione, di lentezza, di recupero dei rapporti incrinati…
Questa frase di Giovanni Paolo II è divenuta quasi un mantra per don Paolo Iannaccone, un sacerdote al servizio degli ultimi, da tre anni presidente del Centro «Ernesto Balducci», in provincia di Udine.
Papa Bergoglio ha ridato slancio e vitalità alla comunità ecclesiale, ha insistito sul primato della pace, difeso i poveri e gli oppressi. È stato il pastore della Chiesa universale, e l’amico fidato che ti cammina accanto.
Lo Spirito sempre assiste la Chiesa. Ma questo non ci solleva dal consapevole esercizio della nostra responsabilità. E dal dire anche «no», se è il caso, alla relazione finale di un Sinodo.