Chissà quante volte è capitato di non riuscire ad addormentarsi, di girarsi e rigirarsi tutta la notte. E quando ci sono cose che ci affliggono, problemi, ansie, fatiche, decisioni da prendere, soluzioni che non arrivano, la mattina non arriva mai.
Al tempo di Francesco la morte era una presenza quotidiana, oggi è allontanata e virtualizzata. L’Assisiate ci riporta alla realtà e ci sprona ad affidarci, perché Sora morte è il culmine della vita.
In dialogo con don Gianantonio Urbani, da quattordici anni a Gerusalemme dove oggi insegna Archeologia cristiana ed Escursioni allo Studium Biblicum Franciscanum.
Cosa vuol dire essere consacrati? Cosa significa davvero quando una persona «è consacrata»? Che cosa accomuna frati, suore, monaci, monache, e tante altre forme di «vita consacrata»?