A Lisbona, i giorni attorno al 13 giugno, sono la festa più grande della città. In tutti i suoi quartieri, da tempo immemorabile, ben prima delle ufficialità, si festeggia questo giorno con felicità.
Quasi dieci anni fa ho cominciato un lungo viaggio nella devozione a sant’Antonio nel mondo. Un andare da giornalista laico, sorpreso, incuriosito. Da allora non mi sono più fermato.
L’acqua evoca dimensioni essenziali del nostro cammino umano e di fede. È generativa: promuove la vita e la difende. Ci indica la virtù della castità e dell’umiltà, e si dona senza curarsi d’essere invisibile.
Tra cielo e terra, il vento, che Francesco non evoca nei suoi aspetti distruttivi, fa vibrare la vita in «ogni tempo», sostenendo la spinta all’essere, per mandato stesso dell’Altissimo, a servizio del Dio della vita.
Agli occhi di Dio abbiamo valore quale che sia il nostro passato e anche se non c’è un futuro in cui essere grati. È un immenso abbraccio, un amore così.