Lo Spirito sempre assiste la Chiesa. Ma questo non ci solleva dal consapevole esercizio della nostra responsabilità. E dal dire anche «no», se è il caso, alla relazione finale di un Sinodo.
Vivere consapevolmente e con presenza mentale, nel qui e ora, permette di gustare appieno il presente, senza lasciarsi avvelenare dal rimuginìo sul passato né dall’ansia del futuro.
Papa Leone XIV, eletto in Conclave l’8 maggio scorso, è molto diverso nella personalità dal Pontefice che lo ha preceduto. Ma è lui ad avere accolto l’eredità di papa Francesco ed è lui che dovrà confrontarsi con i processi da quest’ultimo avviati.
Francesco ci lascia un fuoco: il fuoco vivo di una fede vissuta nella misericordia e nella giustizia, nell’amore a Dio e al prossimo. Ci lascia l’esempio di una Chiesa che sa dire con Cristo: venite, qui c’è posto per «todos, todos, todos».