Il racconto del Santo alla luce della sua unica opera arrivata a noi, i Sermoni domenicali e festivi. In essi troviamo il volto e l’intera esistenza di Antonio: canonico agostiniano, frate minore, magister e predicatore.
Fra Danilo Salezze, partendo da un brano di una biografia antoniana, rilegge, attualizzandolo, il «sogno di sant'Antonio». O, meglio, di Fernando, come allora il nostro Santo si chiamava.
Prendendo spunto dalla vicenda del ponte Morandi, fra Salezze ci ricorda come, per sant'Antonio, Gesù Cristo è il "pontefice", cioè il costruttore del ponte Dio-uomo. E chiama noi a imitarlo.
Stupisce il risultato che sant’Antonio ottenne con la sua predicazione quaresimale, nel 1221, a Padova. Portò pace dentro una città bellicosa, divisa, dalle molte ingiustizie. Come ci riuscì?