«La confessione è chiamata anche “porta del cielo”. (...) Per mezzo di essa infatti, come attraverso una porta, il peccatore pentito viene introdotto al bacio dei piedi della divina misericordia...» (Sant’Antonio, Sermoni, La penitenza).
«Il fuoco è incorporeo e invisibile per sua natura, ma quando investe qualche oggetto assume varie colorazioni (...). Così lo Spirito Santo non può essere veduto se non per mezzo delle creature nelle quali opera» (Sermone di Pentecoste).
«Dire amico è come dire “custode dell’anima” e il termine viene da amare. A chi è amico di Dio viene manifestata talvolta una certa luce nella coscienza, una luce di interiore letizia...» (Sant’Antonio, Sermoni).
«Vedendo che urgeva per il popolo il tempo della raccolta della messe, Antonio (...) congedate le folle andò alla ricerca di luoghi propizi al silenzio e si recò, per amore della (...) solitudine, nel luogo denominato Camposampiero» (Vita assidua 15).
«Antonio riconduceva a pace fraterna persone in discordia; ridava la libertà ai prigionieri; faceva restituire le usure e quanto era stato rapito con violenza...» (Vita Assidua 13).
«Antonio si alzò a parlare in modo semplice. I frati, colpiti da stupita ammirazione, prestavano concordemente attenzione. Lo stupore aumentava per la profondità inaspettata delle sue parole...» (Vita Assidua, 8).