«La ferita non è interruzione di alcunché, non è contraddizione, non è scandalo, ma la trama che lega tutti gli aspetti del nostro esistere e li rende dinamici, vibranti, sorprendenti, vivi» ci ricorda il padre di spirito Timothy Radcliffe.
La fede apre orizzonti e suscita energie come niente e nessuno. Proprio come accade a Sant'Antonio che, a 25 anni, decide di cambiare vita e credere in un sogno.
Il racconto del Santo alla luce della sua unica opera arrivata a noi, i Sermoni domenicali e festivi. In essi troviamo il volto e l’intera esistenza di Antonio: canonico agostiniano, frate minore, magister e predicatore.
Fra Danilo Salezze, partendo da un brano di una biografia antoniana, rilegge, attualizzandolo, il «sogno di sant'Antonio». O, meglio, di Fernando, come allora il nostro Santo si chiamava.