Più che un patire, la pazienza è tenacia, costanza, precisione. Mantenendo accesi lo sguardo e la possibilità di sorridere di noi, è sempre possibile farcela.
La società non è una macchina, è un organismo: vive, si trasforma, inventa nuove vie. E non butta via le parti che «non funzionano», ma se ne prende cura.
La pandemia ha aperto una finestra di cambiamento possibile: abbiamo capito che molta della nostra mobilità era superflua e che non solo il consumo ci fa felici.
Abolita la pena di morte per i minori nel Paese ultraconservatore. Un passo verso la «modernizzazione», ma rimangono ancora interrogativi sul rispetto dei diritti umani.
Si tratta di approfittare della possibilità che l’Europa offre per ricostruire un Paese la cui economia è in gran parte distrutta o poco concorrenziale. Di riparare alle ingiustizie e alle diseguaglianze già profonde e che la pandemia ha acuito.