Bollette incandescenti. Ecco come difendersi
La mannaia dei rincari si è abbattuta sulle bollette di luce e gas degli italiani, che in molti casi sono addirittura triplicate o quadruplicate, in modo molto poco trasparente. Cos’è successo? L’Unione nazionale consumatori spiega che probabilmente chi è in questa situazione si è fatto convincere in passato a lasciare il mercato tutelato per passare al mercato libero, seguendo un’offerta che al tempo era vantaggiosa, ma scadeva dopo un anno. Le compagnie energetiche nel libero mercato possono cambiare il prezzo in maniera unilaterale, purché avvisino l’utente tre mesi prima in maniera trasparente: ovvero dicendo quanto pagava prima, quanto pagherà dopo ed entro quando può cambiare fornitore, se l’offerta non gli va bene. Cosa che non è stata fatta in modo corretto, perché tali informazioni sono state confuse con il messaggio pubblicitario, dando a intendere che l’offerta proposta era la migliore possibile. Molti utenti, infine, hanno dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di avviso o di comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche o di averla trovata per caso nello spam della posta elettronica.
Ma questa pratica scorretta non è l’unico problema. La giornalista Milena Gabanelli nel suo Data Room ha evidenziato un’ulteriore scorrettezza da parte di imprese ritenute affidabili per i consumatori, prima tra tutte Enel, e in misura minore anche Eni, Edison; Dolomiti, Acea, Iberdrola. Il decreto Draghi «Aiuti Bis» aveva vietato modifiche unilaterali dei prezzi per utenti con contratti non in scadenza dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023, per proteggere le famiglie in un momento in cui la spesa energetica era alle stelle. Così non è avvenuto e, per esempio, il prezzo del gas è passato da 40 centesimi al metro cubo a 1,48 euro, mentre il prezzo medio rilevato dall’Arera, l’autorità energetica, in quel periodo era di 50 centesimi al metro cubo, circa tre volte più basso. Extraprofitti enormi sulle spalle delle famiglie. Su Enel pende una multa dell’Antitrust di 10 milioni di euro, ora bloccata da un ricorso al Tar. Tuttavia secondo una stima del Data Room, l’extra profitto incamerato da Enel, a quanto pare illegalmente, è di almeno 1 miliardo di euro.
Come difendersi?
1) Non accettare a scatola chiusa nessun offerta, neppure se viene da un fornitore di cui ci si fida.
2) Imparare a leggere la bolletta, in modo da sapere quanto paghiamo il gas al metro cubo e la luce al kilowattora.
3) Leggere bene le offerte, oltre al costo della materia prima ci sono anche altri costi da tener presente, come per esempio quello della «commercializzazione», ovvero una sorta di «canone» che paghiamo per il servizio.
4) Più che accettare offerte, sarebbe meglio andarsi a cercare da soli le migliori. Diffidate non solo delle offerte fatte al telefono, ma anche di chi viene a casa, con il cartellino di qualche fornitore «famoso», perché in genere si tratta di persone che guadagnano dalla vendita e tendono a piazzare i contratti meno vantaggiosi.
5) Chi può e non ha il tempo di aggirarsi nella selva delle offerte rimanga nel mercato tutelato. Ne hanno diritto tutte le persone sopra i 75 anni e alcune categorie «vulnerabili». Nelle bollette c’è scritto se si è o meno nel mercato tutelato, per cui controllate e, in caso rientraste delle categorie vulnerabili, fatevi riconoscere il diritto.
6) Il mercato tutelato del gas è finito il 10 gennaio 2024, ma il mercato tutelato della luce è stato prorogato al 30 giugno 2024. Per cui si può ancora rientrare e conviene farlo anche se mancano pochi mesi. Infatti il gestore pubblico per garantire la continuità di servizio a chi alla scadenza del mercato tutelato non avrà scelto un fornitore del mercato libero, passerà gli utenti al «servizio a tutele graduali». Un servizio molto conveniente, addirittura più del mercato tutelato, frutto di un’asta che ha strappato ai fornitori prezzi minimi di fornitura, un servizio da cui si può andarsene in qualsiasi momento, se troveremo offerte e condizioni più vantaggiose; tra l’altro, il servizio a tutele graduali durerà fino a marzo 2027. Un tempo sufficiente per capire meglio il mercato e imparare a difendersi.
7) Per chi ha ricevuto bollette incandescenti, inoltre, l’Unione nazionale consumatori ha lanciato la campagna Bollette shock a cui si può aderire per ottenere un ricalcolo delle bollette e un eventuale storno. Esito ancora più probabile in quanto, il 22 aprile, l’Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia proprio sulle modalità di comunicazione dei rinnovi contrattuali.
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