16 Giugno 2022

C’è bisogno di verità

La verità va costantemente ricercata: è infatti difficile che essa assuma per noi una forma definitiva, a causa della limitatezza della condizione umana. E va colta sempre da più prospettive, in un costante dialogo con gli altri, nutrito di fiducia.
C’è bisogno di verità

© Maria Petrishina / Getty Images

«Caro direttore, le propongo alcune riflessioni su una questione che mi sta a cuore. Tutti noi abbiamo bisogno di verità come dell’aria che respiriamo. Verità in tutti gli ambiti: nella società, nel lavoro, in famiglia, in tv, sul web; purtroppo tante falsità sono spacciate per verità. [...] A Pilato, nell’interrogatorio prima della crocifissione, Gesù dice: “Per questo io sono venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità”. [...] Gesù ha testimoniato la verità fino alla morte, per non rinnegare ciò che diceva, cioè che i suoi insegnamenti venivano da Dio e che Lui era figlio di Dio inviato dal Padre per salvarci, per aiutarci a discernere il bene dal male, in quanto da soli non ce la facciamo. Se fosse sceso miracolosamente dalla croce non avrebbe assunto pienamente la nostra natura umana fragile, a volte impotente, e non avrebbe potuto darci l’esempio di come si deve seguire e testimoniare la verità fino alla morte. Verità che porta al bene vero per noi e per gli altri».

Lettera firmata

 

Morire per la verità: non so quanti sarebbero disposti a farlo. Senza dubbio, come afferma il lettore che ci ha scritto, abbiamo un gran bisogno di verità, di far luce su tante situazioni della nostra vita, sia nella nostra sfera privata che nell’ambito pubblico. Troppo spesso siamo bombardati da informazioni contraddittorie e non capiamo dove stia la ragione. Il fatto è che, prima ancora che di contenuti, la verità è questione di relazione: abbiamo bisogno di rapporti autentici, di persone di cui ci possiamo fidare. Anche per Gesù si verifica questo. Egli dà la vita perché ama il Padre e ama noi: c’è un legame d’amore che precede e motiva il suo agire. Gesù non vuol tradire, non vuol mentire su tali legami: il suo essere figlio e fratello. Figlio amato dal Padre, fratello di tutti noi. Quindi, direi che Gesù non muore per la verità in se stessa o per qualche altro valore, ma muore per amore nostro e per la nostra salvezza: per liberare tutti noi dal male, sceglie di dare la vita, amando sino alla fine.

Una delle questioni più importanti in rapporto alla verità è sicuramente quella del discernimento del bene e del male. Il Vangelo ci consegna un insieme di insegnamenti in merito, che fanno luce su molte situazioni. Ma non bastano le norme, come ci ricorda spesso Gesù, specialmente a proposito del sabato: la legge è per l’uomo, non l’uomo per la legge. C’è sempre una priorità della persona e della relazione con lei; prima di tutto viene l’umanità. Credo sia importante rimanere sempre nella ricerca della verità, che raramente assume una forma definitiva nella nostra comprensione di essa, a causa della nostra limitatezza: è importante coglierla da più prospettive, in un percorso che si nutre del confronto, del dialogo con chi incontriamo sul cammino; specialmente nelle scelte più importanti della vita, richiede fiducia, che è ben riposta solo in chi ci ama e promuove la nostra capacità di amare.

 

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Data di aggiornamento: 27 Giugno 2022
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