Death Stranding
Siamo sul pianeta Terra completamente distrutto da una misteriosa esplosione. Nella totale devastazione un uomo solo si muove tra mille pericoli e insidie. È Sam Porter Bridges, protagonista del videogioco Death Stranding (sviluppato da Kojima Productions con la collaborazione di Guerrilla Games), che si avventura tra le macerie con una doppia finalità: fare da corriere tra due centri logistici in quel che resta degli Stati Dis-Uniti d’America e riconnettere l’intero Paese dove i pochi sopravvissuti vivono nel totale isolamento.
Il governo nordamericano, infatti, colpito dall’inatteso disastro, sta cercando di creare una rete di città autonome capaci di sopravvivere in questo scenario apocalittico in cui la popolazione decimata resiste solo vivendo in fortificazioni isolate, sotterranee e inaccessibili, senza poter uscire. Il giocatore, nel ruolo di Sam, deve dunque ricreare connessioni tra le città, ricollegando di fatto tutta l’umanità. Lo stesso protagonista incarna questa necessità di relazione perché, pur affetto da una malattia che gli impedisce il contatto con altri esseri umani, continua imperterrito a svolgere il suo compito in condizioni emergenziali.
Il viaggio di Sam tra la costa orientale a quella occidentale del continente americano è però minacciato dalle aggressioni delle diverse fazioni di briganti (i muli) che tentano di sottrargli ciò che sta trasportando. Il prezioso compito del corriere viene premiato con «punti abilità», attribuiti attraverso parametri come la condizione della merce trasportata e il tempo impiegato a recapitarla; grazie a questi punti egli può dotarsi di dispositivi che facilitino il suo lavoro di trasporto (come droni, moto, camion…) o che favoriscano il collegamento (come ponti e strade).
Un elemento fondamentale da tenere in considerazione è il tempo meteorologico, perché durante il gioco cade incessantemente una pioggia (chiamata cronopioggia) che ha il potere di accelerare l’invecchiamento delle cose e delle persone, e che richiama il cambiamento climatico che stiamo affrontando oggi e il poco tempo rimasto per salvare il Pianeta. Parallelamente alla pioggia c’è un arcobaleno, la cui comparsa non è foriera, però, di buone notizie: annuncia infatti l’arrivo di minacciose creature da evitare o combattere, per poter proseguire il viaggio.
Death Stranding prevede anche la modalità multiplayer, dove i giocatori si aiutano a vicenda a completare la missione. Il messaggio chiave del videogame è molto chiaro: qualsiasi cammino di rigenerazione e salvezza della specie umana e del pianeta non può prescindere dalla costruzione di ponti, simbolici e fisici, tra gli esseri umani, perché solo una rete consapevole di persone disposte a mettere in comune le proprie risorse può rispondere alle sfide globali che dobbiamo affrontare.