Un percorso tra i testi composti da Mogol, scritto dal suo padre spirituale, che ha voluto cogliere alcuni riflessi spirituali nelle parole del famoso artista.
Attraverso il linguaggio poetico, a volte espresso in prosa, Damiani esplora alcuni interrogativi sul senso della vita: da dove vengo, che cosa c’era prima di me, dove vado? Con sguardo attento e indagatore, osserva il quotidiano, cercando, tra il progresso tecnico dell’umanità e la risposta silenziosa della natura, una parola che sciolga l’angoscia dell’esistere e il dramma dell’incomunicabilità. Un sollievo può nascere nel compiere in compagnia degli altri il cammino della vita.
Nella società dell'iperconnessione stiamo diventando incapaci di ascoltare. Eppure proprio l’ascolto è la caratteristica che più di ogni altra dice la nostra umanità.