La parata di Gigio

Quante volte compiamo inconsapevolmente dei gesti capaci poi di innescare delle vere rivoluzioni nella vita propria e altrui?
17 Dicembre 2021 | di

«Notti magiche […] quel sogno che comincia da bambino e che ti porta sempre più lontano…». Questo verso, tratto dalla famosissima canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, sembrerebbe rispecchiare perfettamente la magica atmosfera e lo spirito natalizio che aleggiano nell’aria in questo periodo di Avvento. In realtà, chissà quante volte l’abbiamo cantata a squarciagola anche la scorsa estate, prima di ogni partita giocata dalla Nazionale di calcio italiana in Uefa Euro 2020. Ma perché faccio riferimento a questo evento solo adesso? Accade spesso che cose essenziali sfuggano alla nostra attenzione. Lo dice persino Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Vi porto un esempio lampante, che ci può aiutare meglio nella comprensione di quanto ho appena affermato: quando il portiere della nazionale azzurra, Gigio Donnarumma, ha parato l’ultimo rigore all’Inghilterra, durante la finale, non si era reso conto di aver vinto. Ha preso coscienza di aver conquistato la vittoria nel momento in cui i suoi compagni di squadra e i tifosi italiani hanno iniziato a esultare. Dunque, il contesto ha risposto positivamente a un’azione che all’apparenza non era per lui particolarmente significativa. Quante volte vi è capitato di aver compiuto inconsapevolmente dei gesti che si sono poi rivelati portatori di una vera e propria rivoluzione nella vostra vita e in quella di chi vi sta attorno? Tantissime volte, ne sono convinto! E ciò accade soprattutto quando parliamo di cultura della disabilità e dell’inclusione.

Proprio a tal proposito, mi riferisco all’esperienza professionale del mio autista Auser, nonché amico, Mario Ferioli, che da ormai vent’anni mi accompagna a lavoro. La sua storia Dall’io al noi, tratta dallo spettacolo #IOSIAMO che raccoglie le testimonianze di tanti volontari impegnati su diversi fronti – dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli –, è stata interpretata dall’attrice teatrale Tiziana Di Masi. La storia è stata anche trasmessa da Rai2 nel novembre 2019, in occasione della prima edizione del Premio al volontariato «Costruttori del Bene Comune» – nell’ambito della rassegna Senato&Cultura, alla presenza della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati –, realizzato per valorizzare e promuovere l’attività sociale e solidaristica di numerosi volontari italiani.

Allo spettacolo si ispira anche l’omonimo libro, che quest’anno è stato presentato da Di Masi in varie piazze italiane. Leggerlo in periodi come questo non può che fare bene al cuore. Quindi, è evidente come quella di Mario, una semplice storia di volontariato, può non solo avere importarti riscontri dai contesti ma è anche in grado di rivoluzionare il progetto di vita di una persona con disabilità e, di conseguenza, il tessuto di una società democratica. E questo è un po’ ciò che accade a Natale: compiere piccoli gesti che, tuttavia, conferiscono valore e significato alla realtà. Non a caso, la nascita di un Bambino ha modificato la cultura e il tempo dell’intera umanità. Vi invito a fare piccoli gesti che possano cambiare l’umanità. Non mi resta che augurarvi un buon Natale e felice anno nuovo! Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

 

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Data di aggiornamento: 17 Dicembre 2021

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