Meglio il libro di carta o l’e-book?
Quando pensiamo alle tecnologie, abbiamo il pregiudizio di riferirci solamente agli strumenti innovativi e digitali come i tablet, gli smartphone e tutte le varie applicazioni dell’intelligenza artificiale. Ma nella storia dell’umanità una delle più antiche tecnologie da riscoprire riguarda il linguaggio e, in particolare, la parola.
Infatti, la scrittura è una tecnologia della parola ancora potentissima e gli strumenti a essa correlati (come i libri, i quaderni per gli appunti e le penne) sono dei dispositivi molto utili all’apprendimento. Consideriamo, ad esempio, le principali differenze esistenti tra la lettura di un e-book e di un libro cartaceo. Quest’ultimo ci permette di imparare attraverso tutti e cinque i sensi: toccando le pagine, annusandole, ascoltando il rumore mentre le sfogliamo.
E ancora: osservando immagini o parole stampate, scarabocchiando e piegando la carta per tenere il segno.
Oltre a queste esperienze sensoriali, che con un e-book è possibile fare solo parzialmente, il libro di carta si può regalare, prestare o conservare in biblioteca. Lo stesso vale quando si prendono appunti su fogli di carta invece che utilizzando la tastiera di un computer o l’indice su uno schermo.
Certo, un e-reader può contenere migliaia di volumi, ma spesso la quantità è a scapito della qualità e il segreto sta proprio nella potenzialità della scrittura e nella tecnologia del libro, che ci permettono di stare concentrati senza distrazioni, facendoci fare un’esperienza completa e migliorando la modalità di apprendimento.
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