Pellegrini di speranza con sant'Antonio
«Pellegrini di speranza» è il tema del grande Giubileo che come Chiesa stiamo vivendo in questi mesi. E «Pellegrini di speranza con sant’Antonio» è il tema del Giugno Antonanio 2025, la manifestazione, giunta alla sua 19esima edizione, che dal 23 maggio al 27 giugno vede riuniti Comune di Padova, Basilica del Santo, Provincia di S.Antonio dei frati minori conventuali, Diocesi di Padova, «Messaggero di sant’Antonio» e tutto il mondo che ruota attorno alla Basilica padovana (Veneranda Arca di S.Antonio, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro studi Antoniano, Museo Antoniano…) – con il fondamentale contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova e Confindustria Veneto Est – per celebrare, in concomitanza con la sua festa, Antonio di Padova e il suo legame imprescindibile con la città euganea.
Un tema, quello della speranza, che non solo collega il messaggio antoniano con il tema del Giubileo, ma che unisce tutte le realtà cittadine attorno a una forte identità che si riconosce nei valori portati avanti da Antonio, valori evangelici e francescani che sanno parlare concretamente anche agli uomini e alle donne di oggi, come è stato ricordato stamattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, che si è svolta in Sala dello Studio Teologico in Basilica del Santo a Padova e a cui hanno preso parte Antonio Ramina, Rettore della Basilica di Sant’Antonio; Nereo Tiso, Consigliere del Comune di Padova; don Leopoldo Voltan, Vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Padova; Lorenza Maria Baggio, Assessora alla Cultura del Comune di Camposampiero; fra Valerio Folli, Direttore di Caritas sant’Antonio ETS; Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Antonio Santocono, Presidente di Camera di Commercio di Padova.A coordinare l’incontro, padre Giancarlo Zamengo, Direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio».
«Speranza – è stato sottolineato dagli organizzatori – non è una parola statica, ma dinamica, in movimento, come i “pellegrini di speranza” del motto del Giubileo ordinario in corso. Una speranza che cammina sulle gambe di uomini e donne, di ieri e di oggi, per testimoniare che un mondo migliore è possibile, se tutti si mettono in cammino insieme».
Una speranza che ha saputo camminare sulle gambe e sulla parola di Antonio di Padova, come non ha mancato di sottolineare il rettore della Basilica, fra Antonio Ramina, in conferenza stampa, ricordando come questa edizione del Giugno Antoniano si celebrerà con un nuovo Pontefice, il quale, sin dai suoi primi passi, si sta facendo interprete della speranza cristiana con le sue parole e con uno stile sereno e rispettoso, uno stile che, sulle orme di Pietro, ci invita a «rendere ragione della speranza che è in noi».
E di speranza parla anche l'immagine scelta per questa edizione del Giugno Antoniano, l'affresco di Achille Casanova Antonio dona l’eucarestia e il pane (1903, ambulacro sinistro, Basilica del Santo), dove Antonio è all’interno di una mandorla di luce che sta proprio a simboleggiare questa virtù cardinale.
Ricchissimo il programma delle celebrazioni che, come di consueto, spaziano dall’ambito strettamente religioso (la celebrazione della Tredicina) a quello artistico (le visite curate dal gruppo di frati della Pastorale dell’arte al Santo), a quello culturale (per esempio il convegno Carità e giustizia: le beatitudini quotidiane di monsignor Giovanni Nervo, che, il 5 giugno, ricorderà questa importante figura della Chiesa padovana, profeta della carità).