A volte qualche perla preziosa resta chiusa in un cassetto. È stato così anche per il mezzosoprano Cecilia Bartoli: con la Kammerorchester di Basilea, diretta da Muhai Tang, nel 2013 aveva registrato una serie di meravigliose arie virtuosistiche del ’700, ma soltanto il lockdown ha fatto riscoprire quelle incisioni. Ecco allora il potente Ah, perfido! di Beethoven, la Scena di Berenice di Haydn, Bella mia fiamma di Mozart o la rarissima Se mai senti da La clemenza di Tito di Josef Myslivecek che fu più celebre di Amadeus ma poi finì nell’oblio. Nell’album anche due assoli del violinista Maxim Vengerov.
Data di aggiornamento: 08 Gennaio 2022