Roberta Villa è un medico che ha scelto di lasciare il bisturi per la penna dedicandosi sin da subito, dopo la laurea in medicina, al giornalismo scientifico, e partecipando in tale ambito anche a progetti europei sulla gestione e comunicazione delle pandemie (Tell me e Asset) e sulla comunicazione della scienza (Quest). Da anni collaboratrice del «Messaggero di sant’Antonio», per cui segue tutt’ora la rubrica Salute, si è attirata l’attenzione del grande pubblico soprattutto dal marzo del 2020, quando i suoi profili social (Instagram in particolare), hanno cominciato a  registrare migliaia e migliaia di follower.

Il motivo di tanto successo? Il suo approccio rigoroso, e informale al contempo, alla divulgazione scientifica, che nei giorni del maggior disorientamento dovuto al covid, e di conseguente infodemia, l’hanno resa una delle poche fonti veramente attendibili. Con queste premesse si comprende bene come il volume arrivato in libreria da poche settimane rappresenti un preziosissimo alleato per orientarsi nel mondo dei vaccini anti-covid. Vaccini. Mai così temuti, mai così attesi (con la collaborazione di Antonino Michienzi) rappresenta, infatti, una guida essenziale – grazie anche al gradevolissimo stile e all’ampiezza ed esaustività delle informazioni proposte – per chi desidera informarsi su uno dei temi più dibattuti del momento, diventato ancor più di attualità dopo la recente sospensione (e l’immediato ripristino) del vaccino AstraZeneca.

Per la cronaca: proprio il capitolo dedicato ad AstraZeneca è uno dei più interessanti, anche grazie a qualche curiosità, sconosciuta ai più, ma anche alle utilissime puntualizzazioni, come quella che vede la casa produttrice di tale vaccino rinunciare, per il primo periodo, a qualsiasi utile proveniente dalla sua vendita.