Visita ecumenica al Patriarcato di Mosca
Il cammino della Chiesa Cattolica verso l'unità con le altre Chiese sorelle di diverse tradizioni cristiane, è uno degli aspetti ecclesiologici centrali che emerge dall'esigenza del Vangelo di vivere come testimoni veritieri della fede cristiana, e soprattutto dal desiderio profondo di Cristo espresso nella preghiera sacerdotale: «Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17, 21).
Nel rapporto tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa, la necessità di realizzare questa preghiera è sempre più urgente e più concreta nella società e nelle sfide dei nostri tempi. Proprio per questo desidero condividere con i lettori del Messaggero di Sant'Antonio l'esperienza dell'incontro con la Chiesa Ortodossa Russa.
A seguito della visita diplomatica realizzata dal cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, in collaborazione con il Patriarcato di Mosca, ha organizzato una visita ecumenica in Russia dal 25 agosto al 4 settembre per una delegazione costituita da dodici sacerdoti, studenti delle diverse università romane. Tale iniziativa mirava a una conoscenza più approfondita della storia, della cultura e della spiritualità della Chiesa Ortodossa Russa, che attualmente rivive una fioritura della vita cristiana dopo un passato di settanta anni di ateismo radicale legato al periodo comunista.
Sono stati giorni di grazia e di benedizione in cui abbiamo potuto partecipare alla Divina Liturgia dei nostri fratelli ortodossi, che hanno manifestato verso di noi un'ospitalità evangelica. Sono stati organizzati incontri importanti con i membri dei diversi dipartimenti della Chiesa Ortodossa Russa e con i responsabili diretti dell'Università ortodossa di Mosca e dell'Accademia teologica di San Pietroburgo, nonché visite al Monastero della Santa Trinità di San Sergio e a quello di Aleksandr Nevskiy a San Pietroburgo.
Il 29 agosto, festa della Dormizione della Madre di Dio, la delegazione ha avuto modo di partecipare alla Divina Liturgia celebrata da Sua Santità il Patriarca Kirill nella Cattedrale Uspensky Sobor, all'interno del Cremlino, celebrazione che ha ricordato anche l'anniversario del centenario del Concilio di Mosca del 1917, particolarmente importante per la Chiesa Ortodossa Russa. Successivamente, nell'incontro ufficiale con il Patriarca di Mosca sulla linea della Dichiarazione comune di La Habana, sono stati presi in considerazione i diversi aspetti importanti che riguardano i valori cristiani della difesa e della dignità della vita umana, la famiglia cristiana e soprattutto la situazione dei cristiani perseguitati nel Medio Oriente. Costantemente è stata valorizzata la situazione dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa Russa, che in seguito all'incontro di La Habana gode di un progresso senza precedenti. Al miglioramento di tale rapporto ha contribuito ultimamente la concessione da parte della Chiesa Cattolica della visita delle reliquie di San Nicola di Bari nella Chiesa Ortodossa Russa, evento che ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza che l'unità si realizza anche attraverso i santi venerati in modo unanime.
Gli incontri tra i cristiani cattolici e gli ortodossi in Russia, come in qualunque altra parte del mondo, rappresentano momenti importanti nel percorso del dialogo ecumenico e alimentano la speranza che la Chiesa possa procedere su un unico cammino in cui la diversità delle tradizioni cristiane possa diventare una ricchezza spirituale per riconoscere la varietà dei doni dello Spirito Santo, artefice dell'unità della Chiesa.