23 novembre, Día del Inmigrante Italiano
Tra le comunità italiane di discendenti dei grandi flussi migratori partiti dalla Penisola negli ultimi due secoli, si riscontra un notevole numero di persone che condividono, con vitalità e attaccamento, la cultura uruguaiana. Il primo esodo verso il Rio de la Plata, e quindi nella città di Montevideo, risale al periodo successivo ai moti indipendentisti del 1820-1821, che vide esuli, principalmente di origine ligure e piemontese, cercare scampo alle condanne dovute alla repressione delle insurrezioni. Non sfuggì, poi, anche la presenza dell’«Eroe dei due Mondi», Giuseppe Garibaldi, in Uruguay, e segnatamente a Montevideo – dove una statua lo ricorda come Jefe de las Fuerzas Navales de la República (Capo delle Forze Navali della Repubblica) – tra il 1841 e il 1848, per prendere parte alla guerra civile uruguaiana a favore della sua indipendenza. Fu poi a seguito dell’unità d’Italia e, soprattutto, negli ultimi decenni dell’Ottocento, che lo spostamento di genti dalle regioni italiane – in numero rilevante dal Nord, con l’emigrazione lombarda e veneta; a seguire quelle del Sud e, poi, del Centro Italia – portarono a ingrossare le fila della comunità italiana nel Paese sudamericano.
Attualmente, si stima che fra il 35 e il 45 per cento della popolazione uruguaiana sia costituito da cittadini di origine italiana, la cui massima concentrazione si rileva nella capitale Montevideo e nella città di Paysandú. La lingua italiana è ancora piuttosto diffusa e praticata, merito anche della presidenza dell’italo-uruguaiano Baldomir Ferrari che, nel 1942, ne rese obbligatorio lo studio nelle scuole superiori del Paese. Dalla descrizione di tale percorso non stupisce, dunque, l’iniziava legislativa del Parlamento uruguaiano di istituire la data del 23 novembre di ogni anno come «Día del Inmigrante Italiano». Il provvedimento, appoggiato da tutti i partiti politici con votazione favorevole di entrambe le Camere, è recente, dato che risale al mese di luglio del 2022. La proposta parte dalla Sociedad Italiana de Colonia, con sede a Colonia del Sacramento, che individua come giornata quella della rifondazione, nell’anno 2007, della vecchia Società di Mutuo Soccorso della cittadina posta sulle sponde del Rio de la Plata.
Lo scorso anno le celebrazioni si sono svolte in tutto il Paese, iniziando da quella organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Montevideo dove, alla presenza di autorità di governo, rappresentanti di associazioni, scolaresche e cittadini, è stata deposta dall’ambasciatore Giovanni Battista Iannuzzi una corona di fiori ai piedi del monumento dedicato a José G. Artigas, militare, politico ed eroe nazionale uruguaiano. Sono avvenute altre manifestazioni a Colonia del Sacramento, città da cui è partita l’iniziativa, attorno al monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, e a Paysandú, dove si è svolta una cerimonia con la deposizione di un omaggio floreale sul monumento alla Lupa di Roma, simbolo della comunità italiana locale. Infine, nel luglio scorso, il Comites, Comitato degli italiani all’estero di Montevideo, ha indetto un concorso per la realizzazione del disegno di un francobollo che verrà emesso dalle Poste dell’Uruguay per celebrare la giornata del 23 novembre.
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