Ridurre l’impatto ambientale di e-mail e cloud

Nell’era digitale, il flusso costante di dati che inviamo, riceviamo e archiviamo online può avere sull’ambiente conseguenze negative. Ecco qualche consiglio per ridurre la nostra impronta ambientale digitale.
15 Ottobre 2024 | di

Nell’era digitale, il flusso costante di dati che inviamo, riceviamo e archiviamo online può avere sull’ambiente conseguenze negative delle quali spesso siamo completamente inconsapevoli. Questo impatto deriva principalmente dalla produzione dei nostri device, ma anche dalla necessità di mantenere attivi server e centri dati che richiedono grandi quantità di energia, spesso prodotta da fonti non rinnovabili. Certamente nessuno suggerisce di tornare all’epoca delle corrispondenze fatte tramite lettere e francobolli, ma una maggiore consapevolezza e qualche consiglio possono aiutare a ridurre la nostra impronta ambientale digitale.

1) Iniziamo a eliminare e-mail e documenti non più necessari. Documenti obsoleti, bozze inutilizzate e file duplicati occupano spazio prezioso nei server. Una pulizia periodica può ridurre significativamente la quantità di storage necessario.
2) Le foto e i video sono tra i file che occupano più spazio. Fare una selezione periodica delle immagini memorizzate sul cellulare e sul cloud può consentirci di liberare una quantità notevole di gigabyte e ridurre la necessità di server più grandi ed energivori.
3) Disinscriviamoci da quelle newsletter che riceviamo ma non leggiamo mai. Oltre a farci risparmiare tempo, eviteremo consumi inutili di energia.
4) Evitiamo di essere noi la fonte di spam. Prima di inviare un’e-mail, consideriamo se è realmente necessaria.
5) Mettere troppe persone in copia in una e-mail può essere controproducente (c’è il rischio di far perdere tempo a persone non interessate) e moltiplica anche il consumo di dati. Usiamo il campo «CC» con giudizio.
6) Quando possibile, optiamo per provider di servizi cloud che vengono alimentati con energie rinnovabili e che hanno politiche chiare e trasparenti riguardo alla sostenibilità. 
7) Evitiamo la sincronizzazione automatica di tutti i dispositivi limitandola ai dati essenziali, per minimizzare il trasferimento continuo di informazioni (cosa che potrebbe «riempire» la memoria del dispositivo inducendoci a sostituirlo).
8) Rendere consapevoli i colleghi e i familiari di queste pratiche può allargare l’impatto positivo, spingendo un numero sempre maggiore di persone a un uso più consapevole e sostenibile delle tecnologie digitali.

Adottare queste pratiche non solo contribuirà a ridurre il proprio impatto ambientale, ma porterà anche a una maggiore efficienza nella gestione dei propri dati digitali.

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Data di aggiornamento: 15 Ottobre 2024

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