John Henry Newman

Il saggio presenta alcuni tratti della vita e delle opere più significative di John Henry Newman, con l’intento di mostrarne la profondità teologica e la ricchezza di intuizioni buone anche per la Chiesa di oggi. Ordinato prete anglicano, Newman vive la pastorale in modo innovativo, cercando il contatto personale con i suoi parrocchiani, anche attraverso la visita nelle loro case. Proprio questa attenzione diventa una delle chiavi importanti del suo pensiero: la necessità della testimonianza dei laici cristiani, che custodisce la fede della Chiesa. È il tema del consenso dei fedeli, che non consiste nel seguire l’opinione della maggioranza, bensì nel constatare qual è l’autentica vita della Chiesa e quali sono i suoi sviluppi.
A partire dallo studio dei Padri, proprio la riflessione sullo sviluppo della dottrina cristiana – uno dei punti di forte dissenso con la Chiesa cattolica – lo porta a rivedere le sue posizioni, formulando dei criteri (ancora attuali) per discernere l’autenticità degli sviluppi dottrinali, e lo conduce ad avvicinarsi progressivamente, fino ad aderire al cattolicesimo: un passaggio delicato, molto avversato dagli anglicani e visto con sospetto dagli stessi cattolici. Ma Newman non può disobbedire alla sua coscienza (altro tema fondamentale nel suo pensiero) che non intende come dimensione soggettiva della persona, ma come «capacità di riconoscere negli ambiti decisivi della sua esistenza – religione e morale – la verità»; pertanto mette in atto «una doverosa obbedienza a quella voce che reclama di essere voce divina che parla a ciascuno di noi». Il suo motto cardinalizio, Cor ad cor loquitur, rivela che Newman, un po’ come l’apostolo Paolo, è stato colpito al cuore dal Signore e si rivolge al prossimo con un annuncio che tocca il cuore e aiuta la mente a orientarsi.
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