Romanzo

Mariapia Veladiano

Lei

Recensione di

La storia la conosciamo a menadito. L’abbiamo letta, ascoltata, vista in tv, ammirata in quadri, affreschi e sculture. Sempre riferita e rielaborata da altri, però. Poi esce l’ultima fatica di Mariapia Veladiano ed eccoci a scorrere le pagine di un «diario», il racconto in prima persona di una giovane Vergine divenuta mamma in modo misterioso, per grazia di Dio. È proprio Maria, la madre per antonomasia, la protagonista di questo elegante saggio-romanzo alle radici del Vangelo.

Michele Cocchi

La casa dei bambini

Recensione di

Ogni ragazzo scappa di casa. Fisicamente o simbolicamente la fuga gli consente di arrivare fin sull’orlo del precipizio. Spellandosi mani e ginocchia, procurandosi ferite le cui cicatrici altro che si cancellano. Eppure l’unica speranza per sapere qualcosa di sé è provare a scappare per vedere il mondo che sta fuori e guardare oltre.

Manuela Diliberto

L'oscura allegrezza

Con un'intervista a Pif
Recensione di

Un manoscritto di memorie nel cassetto di una scrivania. La convinzione che quelle pagine sarebbero sprecate se mai nessuno potrà leggerle. Inizia così il romanzo che Manuela Diliberto dedica «al caruso Angeleddu, d’anni tredici, ucciso dal suo picconiere con otto bastonate». Un’immagine forte che, nel libro, indurrà il protagonista a una scelta altrettanto decisa.

Francesca Fialdini

Il sogno di un venditore di accendini

Con un saggio di Gian Carlo Perego, già direttore della Fondazione Migrantes.
Recensione di

È facile ritrovarsi nei pensieri, nelle speranze e nelle nostalgie di Youssou, giovane senegalese che ha lasciato moglie e due figli piccoli nel suo Paese, per venire a cercare fortuna in Europa ed è approdato, dopo un lungo peregrinare, in Italia. È facile seguirlo passo dopo passo, sentire il freddo e l’umidità che penetrano le sue ossa nelle notti passate all’addiaccio, o avvertire la paura di essere fermato e rimpatriato, tornando così sconfitto dai propri figli.

Marina Corradi

L’ombra della madre

Tre donne sole
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Marina Corradi, inviata del quotidiano «Avvenire», è una delle penne più intense del panorama giornalistico italiano. Raffinata e sensibile, riesce a cogliere e a dare corpo nella scrittura a tutte le sfumature dei sentimenti e delle emozioni che attraversano l’animo umano. E in questo romanzo, appena pubblicato da Marsilio, tale sua caratteristica emerge in modo particolarmente dirompente.

Antonia Arslan

Lettera a una ragazza in Turchia

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Antonia Arslan tiene ben saldo il filo che la lega stretta ormai da molti anni al «popolo scomparso», gli armeni, vittima di un genocidio nel 1915. L’ultimo suo libro, Lettera a una ragazza in Turchia, è forse quello più vicino a La Masseria delle allodole, romanzo sul genocidio tradotto in venti lingue e diventato anche un film dei Taviani.

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