Secondo una recente indagine condotta da Eurispes, quasi quattro donne su dieci lamentano un rapporto negativo col proprio corpo. Cause, effetti e prospettive di una questione che riguarda tutta la società…
Trovano sempre più spazio narrazioni su identità che sfidano in modi diversi l’idea di normalità. Non solo disabilità, ma anche «alterità» e «differenza».
Il ballo, secondo le ultime ricerche delle neuroscienze, ci rende più intelligenti. È la tesi del libro della neurobiologa Lucy Vincent, secondo la quale la danza permette di apprendere dalla realtà, per mezzo di sensazioni che tale attività trasmette al corpo. Bastano movimenti anche moderati, ma praticati con regolarità, per incidere sulle funzioni cognitive e sullo stato emotivo. E non c’è differenza tra tipi di ballo (ogni carattere o stato d’animo ha la sua danza), né limiti di età.
Nel rapporto genitori-figli l'informalità e la vicinanza a tutti i costi possono creare disagi nella maturazione del bambino. Sempre meglio dosare autorità e buonsenso. La virtù sta nel mezzo.
Dio, immenso, si è rimpicciolito fino a stare tutto in un piccolo bimbo. È il mistero del Natale, di un Dio che ha scelto di vivere la nostra umanità. Che questo Natale sia davvero occasione per riscoprire nell’umanità di Gesù la nostra!