dolore

Sofferenti e incomprese

C’è ragione per credere che nel 2024 esista ancora quel fenomeno chiamato in inglese «gender pain gap». Ma la sottovalutazione del dolore femminile può costare anche la vita.

31 Maggio 2024 | di
Francesco Prosdocimi

Io e Gio

Recensione di

Parla di dolore e di speranza, di morte e di ricominciamenti. Parla soprattutto di relazioni, Io e Gio, opera prima del giovane (classe 1991) scrittore vicentino Francesco Prosdocimi. Un romanzo che lascia il segno, per lo stile di scrittura limpido, per i dialoghi serrati ed essenziali e per una capacità di sintesi che nulla toglie alla profondità dei personaggi e dei loro sentimenti.

Mariapia Veladiano

Quel che ci tiene vivi

Recensione di

C’è tutta Mariapia Veladiano in questo suo nuovo romanzo da poche settimane in libreria: Quel che ci tiene vivi, Guanda editore. C’è il dolore, che non è mai arido e ripiegato su se stesso, ma umanizzante e generativo perché accolto e curato. C’è la diversità, che diviene acuta consapevolezza di destini unici che però sanno unire invece che dividere. C’è il tema del rifiuto, che trova rispettosa comprensione, perché sempre frutto doloroso di un male antico.

C’è un registro di invocazione al cielo che è fatto di rabbia e dolore, uno stato d’animo orante a cui le parole di pace e conciliazione non bastano.

08 Dicembre 2021 | di
Eric-Emmanuel Schmitt

Diario di un amore perduto

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«Oggi, come ogni giorno, una madre muore e c’è un po’ meno amore sulla Terra. Oggi, come ogni giorno, un bambino nasce e c’è molto più amore sulla Terra». È questa, forse, la frase più iconica del libro Diario di un amore perduto, di Eric-Emmanuel Schmitt, drammaturgo, scrittore, saggista, traduttore, regista e sceneggiatore francese naturalizzato belga, tra gli autori teatrali più amati e rappresentati in Europa. Un libro tutto giocato sulla cifra di quell’amore unico e insostituibile che lega una madre al proprio figlio.

Nei mesi più duri del Covid-19 in molti non abbiamo accompagnato i nostri morti. A volte nemmeno seppelliti. Ma ora siamo chiamati a servire la vita.

01 Novembre 2020 | di

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