«Non era vero niente di quello che ci lasciavano intendere gli adulti». Questo grido di protesta è raccolto da Charmet, psicoterapeuta e psicologo italiano, autore di vari saggi sull’adolescenza. È la contestazione di un adolescente di fronte alla pandemia: si è parlato tanto di regole e limitazioni, ma non si è affrontato il tema cruciale della morte, di fronte al quale ci si è trovati impreparati.
Non per l’Africa ma con l’Africa. C’è differenza, infatti, e molta, tra fare qualcosa per qualcuno e fare qualcosa con qualcuno. Il per «si traduce in una logica assistenzialista, identifica due posizioni diverse e istituisce una gerarchia, ribadisce una distanza»; il con, invece, «pretende reciprocità», richiede un cammino fatto insieme in cui si impara l’uno dall’altro.
Il libro presenta la vicenda di Etty Hillesum e del suo percorso interiore che, nell’oscurità dell’occupazione nazista, la porta a incontrare Dio. «Mi riconosco nel tuo conoscerti»: è questa l’esperienza dell’autrice, che riscopre se stessa attraverso gli occhi di Etty, trovando nuove chiavi di lettura anche per il suo lavoro di sceneggiatrice. Un invito alla lettura degli scritti di una delle più straordinarie donne del Novecento, capace di far spazio in sé all’umanità ferita dalla Shoah.
Il progetto «The Economy of Francesco» trova impulso nella lettera del primo maggio 2019 di papa Francesco, che invita giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo a «ri-animare» l’economia, a sentirsi coinvolti dall’invito «Va’, ripara la mia casa», reinterpretato in riferimento alla «casa comune». La risposta si concretizza nell’organizzazione di eventi, laboratori e incontri di discussione, di cui questo volume è uno dei frutti.
Il quinto Pontefice del Novecento a salire agli onori degli altari è presentato attraverso sei contributi, in parte ripresi dagli interventi tenuti durante l’incontro di studi svoltosi in Vaticano nel centenario della nascita di Luciani, per iniziativa del «Messaggero di sant’Antonio» e dell’«Osservatore Romano».
«Scriva un libro su Stevenson… perché L’Isola del tesoro è una metafora del Vangelo». A partire da questo invito del cardinal Biffi, Gulisano si lancia alla scoperta del vissuto di un uomo e scrittore di classici senza tempo. La sua, come la definì Chesterton, è una Letteratura della gioia che, pur trasmettendo le angosce e le tribolazioni dell’uomo moderno, risponde alla domanda di felicità, soprattutto riscoprendo lo sguardo di un bambino, autentico e aperto alla meraviglia.